ALLA RICERCA DEL PEZZO DI ANTIQUARIATO: COME RICONOSCERLO

Un mobile antico è un prezioso bene da custodire con cura, eppure alcune volte non ci si rende nemmeno conto della sua importanza. Magari è lì da sempre, in un angolo del salone, sembra solo un vecchio mobile di cui disfarsi e invece cela una storia secolare.

Ma come capire se sia veramente antico? E poi come distinguere un falso da un vero pezzo di antiquariato? Cerchiamo di capirlo insieme.

Innanzitutto, dobbiamo partire da una questione: cosa si intende per mobile di antiquariato? Si tratta di tutti i mobili che hanno almeno un secolo di vita nel momento in cui vengono valutati. Quelli invece prodotti dagli anni 40 del Novecento fino agli anni 60 vengono considerati pezzi di modernariato.

Le caratteristiche che li riconducono a una determinata epoca sono lampanti per un occhio esperto, che riesce a cogliere con facilità un cesellamento barocco, una elegante linea neoclassica o una solenne decorazione stile impero, per dirne alcune. Dunque, per essere certi della datazione di un mobile, sempre meglio affidarsi a un professionista.

E invece per quanto riguarda i falsi? Il Novecento è stato un secolo molto prolifico nell’ambito delle riproduzioni di fatture antiche e quindi è possibili trovarsi in casa un pezzo dall’aspetto settecentesco ma in realtà soltanto vecchio di mezzo secolo.

Tra i falsi possono esserci mobili palesemente recenti e facilmente distinguibili innanzitutto per i materiali con cui sono stati costruiti e altri invece curati così tanto nei dettagli da sembrar veri.

Esistono poi i falsi parziali, ovvero mobili realizzati in tempi recenti ma utilizzando pezzi di altri arredi antichi. Un altro caso può essere quello di un reale pezzo d’antiquariato sottoposto però a un intervento integrativo tanto invasivo da aver cambiato la sua foggia originale.

Dunque, anche per cogliere la differenza tra un mobile autentico e una copia, l’aiuto di un esperto è fondamentale. Esistono però degli accorgimenti che possono rappresentare delle piccole spie per chi non lavora in questo settore.

Il colore del legno, per esempio, è diverso quando un mobile è antico e presenta delle sfumature che vanno dal grigiastro al rossiccio. La patina poi è la vera e propria carta d’identità di un mobile, quella che gli conferisce quel sapore antico e vissuto. Essa non è facile da imitare perché frutto di polvere, cere, oliature, che mai lasciano una traccia uniforme.

Senza entrare in dettagli troppo tecnici, anche la consistenza del legno può essere un indizio. Più è antico più risulterà compatto, secco e massiccio e spesso anche aggredito da insetti xilofagi che lasciano i tipici forellini.

Insomma, questi sono solo alcuni accorgimenti che vi possono aiutare a capire se il vostro mobile è davvero antico o se si tratti di un falso. Ma se avete bisogno di un aiuto più concreto contattate noi del centro Randolfi, sapremo chiarire ogni vostro dubbio.

Autore / Fonte: Staff Michelangelo Randolfi

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