TARLI: QUAL E' IL PIU' PERICOLOSO?

“Il mondo è bello perché è vario”, a tal punto che persino tra animaletti così piccoli come i tarli ci sono enormi differenze. Nessun insettino xilofago è uguale all’altro, ognuno ha le sue caratteristiche, la sua famiglia di provenienza e il suo livello di pericolosità.

A tal proposito, qual è il tarlo più pericoloso per il nostro legno?

Sicuramente il Grande tarlo, lo Xestobium rufovillosum, il più grosso tarlo Anobide, provoca ingenti danni. Non a caso è stato chiamato l’Orologio della morte, ma vediamo insieme le sue caratteristiche: ha una lunghezza che va dai 5 agli 8 mm, è rossastro e presenta delle antenne piuttosto corte.

Il suo curioso nome deriva dal rumore, simile a un ticchettio, che provoca quando batte il capo sulla parete delle gallerie che scava, per richiamare la partner. Un suono ritmico che accompagna la distruzione di travi, pavimenti e mobili. Non solo questo tarlo è abile e veloce nello scavare gallerie, ma depone anche tantissime uova, che possono raggiungere le 200 unità.

Altri tarli particolarmente pericolosi per il legno sono i Cerambicidi. Finanche le loro larve scavano profonde gallerie che si diramano in ogni direzione e agiscono con tale forza e rapidità che per rompere una trave può bastare anche un solo insettino xilofago.

Il più celebre di questa famiglia è il Capricorno delle case, l’Hyotrupes bajulus, letale per travi, sottotetti e strutture portanti. Esso va dai 17 ai 25 mm ed è di colore bruno, ricoperto da una sottile peluria.

Essi si diffondono molto velocemente poiché volano e proliferano in situazioni dove l’umidità e le temperature sono alte. Tuttavia, loro agiscono “nell’ombra” quindi è difficile riuscire a individuarli.

Ma se volete i consigli di un team di esperti per combattere ogni infestazione, noi del centro Randolfi siamo pronti a salvare i vostri pezzi lignei!

 

Autore / Fonte: Staff Michelangelo Randolfi

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